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Sguardo all’interno dell’AVI-AIn

Nel presente capitolo l’AVI-AIn riferisce in merito ad affari interni.

Personale

Nel 2024 l’AVI-AIn disponeva di un effettivo di nove collaboratori. Nel corso dell’anno una persona ha lasciato l’AVI-AIn ed è stata sostituita da una nuova persona.

Formazioni e formazioni continue

Nel corso del 2024 il personale dell’AVI-AIn ha seguito numerose formazioni e formazioni continue organizzate dalla Confederazione o da istituzioni private, in particolare negli ambiti della gestione dei rischi, degli audit, della cibersicurezza e dello sviluppo personale. Inoltre, sono stati completati con successo due formazioni continue sotto forma di CAS (Certificate of Advanced Studies): un CAS in comunicazione e uno in gestione dell’intelligenza artificiale.

Accesso a documenti e informazioni ufficiali

L’AVI-AIn, in quanto parte dell’Amministrazione federale decentralizzata, opera su mandato della cittadinanza, che ha il diritto di sapere cosa fanno le autorità e in che modo adempiono il loro mandato. Da questo principio derivano, da un lato, il diritto della cittadinanza di accedere alle informazioni, e dall’altro il dovere, da parte delle autorità, di fornire tali informazioni.

Nell’anno di riferimento, l’AVI-AIn ha ricevuto undici richieste di accesso rivolte all’autorità stessa. L’accesso è stato negato in sei casi, parzialmente concesso in due casi e pienamente concesso in due casi. Inoltre, in un caso è stata richiesta l’assistenza dell’AVI-Ain per l’elaborazione di una domanda ai sensi della legge federale del 17 dicembre 2004 sul principio di trasparenza dell’amministrazione (Legge sulla trasparenza, LTras, RS 152.3), indirizzata a un altro ufficio dell’Amministrazione federale.

Competenza dell’AVI-AIn per la vigilanza sull’SPPEs

Durante la consultazione sul piano di controllo 2024 è stata sollevata la questione se l’AVI-AIn fosse competente per la verifica «24-2 Attività informative svolte attraverso il Servizio per la protezione preventiva dell’esercito (SPPEs)».

Nel corso del 2024, il capo del DDPS ha informato l’AVI-AIn di aver presentato tale questione all’Ufficio federale di giustizia (UFG), il quale ha riconosciuto nel suo parere la competenza dell’AVI-AIn per la vigilanza sull’SPPEs in tre situazioni:

  • quando l’SPPEs adempie un mandato del SIM;
  • quando l’SPPEs adempie un mandato del SIC; e
  • quando l’SPPEs svolge attività che servono contemporaneamente all’adempimento di compiti secondo gli art. 99 e 100 della legge federale del 3 febbraio 1995 sull’esercito e sull’amministrazione militare (Legge militare, LM; RS 510.10) o quando nella pratica non è possibile stabilire se un’attività serva ad adempiere un compito secondo gli art. 99 e 100 LM.

Il capo del DDPS ha comunicato all’AVI-AIn che la questione della competenza potrebbe essere trattata nell’ambito della revisione della LM nel 2029.

L’AVI-AIn ha preso atto del parere dell’UFG, che nel complesso coincideva con la propria valutazione giuridica, ed è giunta alla conclusione che la verifica 24-2, il cui obiettivo principale era esaminare la collaborazione tra il SIC e l’SPPEs, non è stata messa in discussione. L’AVI-AIn ha inoltre dichiarato che, nella pianificazione delle sue future verifiche, terrà conto anche dell’interpretazione giuridica dell’UFG.

Revisione della LAIn

La revisione della LAIn, iniziata nel 2020, procede secondo i piani. È stata suddivisa in due pacchetti. La prima parte («pacchetto di base») riguarda in particolare il trattamento dei dati da parte del SIC e l’attività di vigilanza. La procedura di consultazione si è svolta nell’estate del 2022 e il Consiglio federale adotterà all’attenzione del Parlamento il messaggio relativo al pacchetto di base entro la fine del 2025. Questa parte del progetto di revisione interessa in modo particolare l’AVI-AIn poiché prevede il trasferimento a quest’ultima dei compiti dell’Autorità di controllo indipendente per l’esplorazione radio e l’esplorazione dei segnali via cavo (ACI). Nell’autunno del 2024, nell’ambito della consultazione interna al DDPS, l’AVI-AIn ha richiesto alcune modifiche alle norme riguardanti tale aspetto. Le modifiche in questione mirano a migliorare la leggibilità della legge, a definire in modo coerente l’attività di vigilanza e a includere i nuovi requisiti in materia di protezione dei dati.

Il secondo pacchetto («revisione ciber») serve ad adeguare le disposizioni concernenti il trattamento dei dati in ambito ciber. Entro luglio 2025 è prevista una procedura di consultazione supplementare.

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